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05 dicembre 2025
Cassazione 2025 - L’art. 2120 del Codice Civile disciplina il trattamento di fine rapporto, stabilendo che esso si costituisce in misura proporzionale alla durata del rapporto di lavoro e sulla base della retribuzione utile ai fini del trattamento di fine rapporto, che comprende tutte le somme dovute al lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro, salvo specifiche esclusioni.
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Cassazione 2025 – somme dovute per l’occupazione di fatto di immobili di proprietà dello Stato
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 31355 del 2025 fornisce un chiarimento importante in materia di valore probatorio delle perizie stragiudiziali nel contesto giudiziario. In particolare, la pronuncia afferma che la perizia stragiudiziale, ovvero quella redatta al di fuori di un procedimento giudiziario, non assume valenza di prova neppure per i fatti che il consulente ha affermato di aver accertato. Questo principio si fonda sull’idea che, trattandosi di un documento non sottoposto alle regole del contraddittorio e alla verifica processuale, la sua affidabilità e attendibilità sono limitate.
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La sentenza della Cassazione n. 31462 del 2025 fornisce un importante chiarimento in materia di responsabilità e risarcimento dei danni derivanti da cose in custodia, con particolare riferimento alla cattiva gestione della sicurezza stradale da parte del Comune.
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04 dicembre 2025
LEGGE 2 dicembre 2025, n. 181 Introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime. (25G00187) (GU Serie Generale n.280 del 02-12-2025)note: Entrata in vigore del provvedimento: 17/12/2025
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Cassazione 2025 - La recente pronuncia della Corte di Cassazione, datata novembre 2025, rappresenta una svolta di fondamentale rilievo in ambito normativo e giurisprudenziale riguardo alla disciplina della circolazione dei veicoli a motore di micromobilità elettrica, in particolare i monopattini elettrici. La decisione si inserisce nel quadro più ampio delle politiche di sicurezza stradale e di regolamentazione della mobilità urbana, consolidando un principio che tende a uniformare il trattamento sanzionatorio e penale di tutti i mezzi considerati veicoli. Di seguito si procederà ad un’analisi articolata e complessa delle implicazioni di tale pronuncia, con riferimento alla normativa vigente, alle interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali, e alle conseguenze pratiche e teoriche del principio sancito.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 38838 del 2025 affronta una delicata questione di diritto penale riguardante il reato di turbamento della funzione religiosa, in relazione a un episodio avvenuto durante la Messa di Natale del 2020, nel quale un professore ha aggredito un sacerdote. La Corte ha precisato che, in questo caso, non si configura il reato di interruzione di pubblico servizio, ma piuttosto il turbamento della funzione religiosa, inquadrabile come reato diverso e specifico.
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La sentenza della Cassazione n. 31406 del 2025 affronta una problematica cruciale nel diritto tributario italiano, ossia l’applicazione della disciplina in materia di evasione fiscale totale e l’ambito di operatività degli strumenti di accertamento e di detrazione dell’IVA.
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CGUE 2025 - La recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) in merito alla responsabilità dei gestori di piattaforme di annunci online rappresenta un fondamentale punto di riferimento nell’ambito della protezione dei dati personali e dell’applicazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). La decisione chiarisce con nettezza i doveri di quelle entità che gestiscono marketplace digitali, specialmente quando si tratta di contenuti contenenti dati sensibili, e ha implicazioni rilevanti per l’intero ecosistema digitale.
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03 dicembre 2025
CGUE 2025 - sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) del 1° agosto 2025, causa C-397/23, concernente la discriminazione in base alla nazionalità e il diritto di soggiorno di un cittadino dell’UE beneficiario di un diritto di soggiorno quale richiedente lavoro.
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Tar 2025 - Il caso in esame riguarda la valutazione dell’idoneità di un aspirante vigile del fuoco permanente affetto da una patologia ematica, e le implicazioni normative e giurisprudenziali correlate alla sua esclusione dal servizio operativo. La questione centrale si focalizza sulla qualificazione della patologia come “malattia” ai sensi del decreto ministeriale 166/2019, all’interno del quadro normativo di riferimento, e sulla corretta interpretazione delle sue caratteristiche cliniche e dell’entità della condizione patologica ai fini dell’idoneità.
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Cassazione 2025 – riconoscimento del servizio alle dipendenze del Ministero della Giustizia nel settore del pubblico impiego, con particolare attenzione alle implicazioni sulla progressione economica e sulla determinazione delle fasce retributive.
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02 dicembre 2025
Tar 2025 - Il caso riguarda un soggetto che, nel XXX, aveva minacciato altre persone con una pistola Beretta 9×21 durante una lite stradale sulla autostrada XXXX, operando in modo ritenuto grave dall’Autorità di pubblica sicurezza (Prefettura), che aveva disposto il ritiro della licenza di porto d’armi e delle armi stesse. Successivamente, il procedimento penale a suo carico era stato archiviato, senza una condanna definitiva. La domanda del ricorrente era volta alla revoca del divieto di detenzione di armi imposto dalla Prefettura, sulla base del fatto che il procedimento penale si fosse concluso con archiviazione e che fosse trascorso un considerevole lasso di tempo (15 anni).
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Cassazione 2025 - In materia di pubblico impiego, la sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. XXXXX analizza specificamente la disciplina relativa all’istituto del comando e le sue implicazioni in ambito di responsabilità del datore di lavoro, con particolare riferimento alla legittimazione passiva nei giudizi relativi alla retribuzione.
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La sentenza n. 30616/2025 della Corte di Cassazione affronta il tema della responsabilità e dell’obbligo di risarcimento in occasione di un incidente stradale causato da un cane randagio, con particolare attenzione alle condizioni di avvistabilità ed evitabilità dell’animale. La pronuncia chiarisce che, qualora l’animale randagio fosse visibile e la sua presenza evitabile, il conducente potrebbe non essere responsabile e, conseguentemente, l’ente o soggetto responsabile del randagismo potrebbe non essere obbligato al risarcimento.
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La sentenza della Cassazione n. 30425/2025 affronta la questione dell’utilizzo di metodi presuntivi da parte dell’Amministrazione finanziaria nell’accertamento fiscale, in particolare nel settore della ristorazione. La pronuncia chiarisce che, ai fini della determinazione del fatturato di esercizi di ristorazione, l’Agenzia delle Entrate può ricorrere a parametri presuntivi basati su elementi di natura oggettiva e facilmente verificabili, come il numero di bottiglie di acqua e vino servite ai clienti.
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La sentenza della Cassazione n. 28886 del 2025 affronta una questione di particolare rilievo in ambito di diritto del pubblico impiego e disciplina disciplinare del personale scolastico. In particolare, viene esaminato il caso di un docente che, instaurando con un’alunna un rapporto caratterizzato da confidenze, segreti e un legame estremamente personale e atipico, ha dato luogo a una condotta considerata in contrasto con i doveri professionali e il decoro richiesto dalla funzione pubblica.
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01 dicembre 2025
CGUE 2025 - Le recenti decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), con le tre sentenze del 19 novembre u.s. nelle cause T-412/22, T-94/23 e T-565/23, rappresentano un importante punto di svolta nel quadro normativo e giurisdizionale relativo alla gestione delle sostanze attive dei prodotti fitosanitari, tra cui spicca il glifosato. Tali pronunce hanno chiarito e ridefinito i limiti entro cui la Commissione Europea può adottare proroghe temporanee delle autorizzazioni, opponendosi a prassi precedenti che favorivano proroghe ripetute, di breve durata e automatiche.
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Consiglio di Stato – Tar 2025 (sei sentenze disponibili) Regime giuridico delle concessioni per la nautica da diporto
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Cassazione 2025 - La presente sentenza riguarda una complessa vicenda giudiziaria in ambito militare, che ha visto un procedimento penale per il reato di ingiuria ex art. 196 cod. pen. militare di pace, successivamente riqualificato in ingiuria militare ex art. 226 cod. pen. militare di pace, e conclusosi con una pronuncia della Corte militare di appello di Roma e, infine, con la sentenza della Cassazione.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 28887/2025, in tema di pubblico impiego, affronta la delicata questione del licenziamento di una dipendente di una ASL per **accesso abusivo al sistema informatico e violazione della privacy dei pazienti**. Il caso specifico riguarda un'impiegata presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) che ha utilizzato le proprie credenziali per consultare informazioni sanitarie riguardanti vicini di casa con i quali era in conflitto.
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Il caso oggetto della pronuncia della Corte di Cassazione concerne il decesso di un medico anestesista avvenuto nel 2007, dopo aver sostenuto un turno di lavoro estremamente lungo, di quasi 16 ore consecutive, in un presidio ospedaliero di Palermo. La durata del turno, priva di pause adeguate e di opportunità di recupero, si è tradotta in un grave malore che ha portato al decesso del sanitario.
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