1. **Profilo del Ricorrente e Condizione di Quiescenza**:
- Il ricorrente ha prestato servizio per 36 anni presso l’Arma dei Carabinieri, raggiungendo il grado di Luogotenente Carica Speciale.
- La cessazione del servizio è avvenuta il 25/12/xxxx, e la sua posizione è quella di pensionato anticipatamente rispetto alla normale età di pensionamento, a causa di una dichiarazione di inidoneità permanente al servizio militare.
2. **Giudizio di Inidoneità Permanente**:
- La Commissione Medica ha valutato il ricorrente come permanentemente inidoneo al servizio in modo assoluto, come si evince dal verbale del 24/09/2xxxx.
- Tale inidoneità comporta, in base alle norme del Codice dell’ordinamento militare (art. 929, co. 1, lett. a), l’assegnazione alla pensione di inabilità o altre forme di quiescenza anticipate.
3. **Rinuncia al Transito nelle Aree Funzionali Civili**:
- Il ricorrente ha rinunciato al transito nelle aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa, ai sensi dell’art. 930 del C.O.M., che permette di transitare nel settore civile dopo aver lasciato il servizio militare. Questa rinuncia può aver influito sulle possibilità di carriera e sui benefici pensionistici.
4. **Impatto Economico della Cessazione Anticipata**:
- Il ricorrente sostiene di aver subito un danno economico significativo a causa dell’anticipata cessazione del servizio:
- Non aver potuto usufruire di benefici previdenziali e ausiliari previsti per i pensionati ordinari.
- La riduzione dei contributi versati, che determina un decremento della prestazione previdenziale futura.
- In sostanza, il ricorrente lamenta che il pensionamento anticipato, pur essendo imposto dalla condizione di inidoneità permanente, abbia compromesso le sue prospettive di trattamento pensionistico e di benefici economici collegati.
5. **Aspetti giuridici e di diritto**:
- La posizione del ricorrente si basa sulla normativa che disciplina le cessazioni anticipate per motivi di salute e inidoneità permanente, che in genere prevedono forme di tutela economica e previdenziale.
- La questione centrale riguarda la corretta applicazione delle norme relative alla cessazione del servizio per inidoneità e alla tutela previdenziale del militare in quiescenza, nonché eventuali risarcimenti o compensazioni per i danni subiti.
6. **Commento generale**:
- La situazione rappresenta un caso tipico di tutela del lavoratore militare colpito da inidoneità permanente, dove il diritto alla pensione anticipata si scontra con le conseguenze economiche di una cessazione prematura.
- La Corte dei Conti, in questo tipo di giudizio, potrebbe dover valutare:
- La legittimità delle modalità di cessazione e delle aggravate condizioni di pensionamento.
- La correttezza delle procedure adottate e la conformità alle norme di tutela previdenziale.
- La richiesta di risarcimento danni o di adeguamento delle prestazioni pensionistiche per colmare eventuali disparità o ingiustizie.
**Conclusione**:
Il caso evidenzia l’importanza di garantire ai militari inidonei al servizio le giuste tutele economiche e previdenziali, anche in presenza di cessazioni anticipate obbligate. La pronuncia della Corte dei Conti potrebbe avere impatti significativi sulla tutela dei diritti dei militari e sulla corretta applicazione delle norme di legge in materia di pensioni militari, contribuendo a definire principi di equità e giustizia in questo ambito.
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