Cassazione 2025 - Espulsione di immigrato dedito allo spaccio e non integrato con gli usi e costumi italiani
**Contesto:**
La sentenza della Corte di Cassazione n. 30325/2025 esamina il caso di un cittadino straniero coinvolto in attività di spaccio di sostanze stupefacenti, che viene soggetto a provvedimento di espulsione ai sensi delle norme italiane in materia di immigrazione e sicurezza pubblica.
**Principali punti affrontati dalla sentenza:**
1. **Legittimità dell’espulsione per motivi di ordine pubblico e sicurezza:**
La Cassazione ribadisce che l’espulsione può essere disposta nei confronti di un immigrato che si rende responsabile di condotte gravemente contrarie agli usi e costumi italiani, specialmente quando tali condotte sono correlate a attività illecite come lo spaccio di droga.
2. **Integrazione e rispetto degli usi e costumi italiani:**
L’assenza di integrazione si configura quando l’immigrato manifesta comportamenti che si discostano dai valori e dalle norme civili italiane, specie in presenza di condotte criminali, rendendo quindi giustificabile l’espulsione. La sentenza sottolinea che la mancata integrazione può essere desunta anche da comportamenti illeciti e dalla persistenza di attività dannose per la società.
3. **Valutazione dei presupposti per l’espulsione:**
La Corte conferma che l’espulsione può essere adottata anche in presenza di condanne penali, purché si dimostri che l’attività svolta dall’immigrato sia incompatibile con il mantenimento del soggiorno, soprattutto se si tratta di condotte che compromettono la sicurezza pubblica.
4. **Procedura e motivazione:**
La Cassazione evidenzia come la motivazione del provvedimento di espulsione debba essere accurata e specifica, valutando tutte le circostanze del caso, incluso il comportamento dell’immigrato e il suo grado di integrazione sociale.
**Conclusioni della sentenza:**
La Corte di Cassazione conferma la legittimità del provvedimento di espulsione nei confronti dell’immigrato coinvolto in attività di spaccio e che manifesta una condotta incompatibile con gli usi e costumi italiani, sottolineando che la tutela della sicurezza pubblica e la tutela dei valori civili prevalgono sul diritto di soggiorno del soggetto in questione.
**Implicazioni pratiche:**
La sentenza rafforza la linea dura contro l’immigrazione irregolare e le attività criminali, sostenendo che l’espulsione può essere un mezzo legittimo per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico, anche in assenza di precedenti penali o di elementi di integrazione positiva.
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