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04 novembre 2025

Cassazione 2025 – La recente sentenza della Cassazione rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pensioni di reversibilità gestite dall'INPS, introducendo novità significative in termini di prescrizione e decorrenza degli interessi.

 

 

Cassazione 2025 – La recente sentenza della Cassazione rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pensioni di reversibilità gestite dall'INPS, introducendo novità significative in termini di prescrizione e decorrenza degli interessi.

1. **Chiarimenti sulla prescrizione**

La Cassazione ha precisato i termini di prescrizione riguardanti la pensione di reversibilità, distinguendo tra:

- **Ratei prescritti**: le quote di pensione maturate in un determinato periodo, ormai prescritte e non più richiedibili dal beneficiario. La prescrizione di questi ratei generalmente si applica dopo un certo lasso di tempo (tipicamente 5 anni), a meno che non siano stati richiesti o riconosciuti prima di questo termine.

- **Ratei esigibili**: le quote di pensione che sono ancora richiedibili e non soggette a prescrizione. La distinzione tra ratei prescritti ed esigibili è fondamentale, perché permette all’INPS di negare il pagamento di importi che sono ormai prescritti, limitando così il rischio di contenziosi e di pagamenti inaspettati.

2. **Decorrenza degli interessi**

Un altro aspetto importante introdotto dalla sentenza riguarda la decorrenza degli interessi:

- Gli interessi sulle somme dovute vengono riconosciuti a partire dalla **domanda amministrativa** presentata dal beneficiario.

- Questo significa che, anche se il diritto alla pensione di reversibilità può maturare in un certo periodo, gli interessi sul eventuale arretrato decorrono dal momento in cui si presenta la domanda formale all’INPS, non prima.

3. **Implicazioni pratiche e criticità**

Questa pronuncia ha importanti conseguenze pratiche:

- **Per l’INPS**: potrà più facilmente negare il pagamento di importi prescritti, riducendo così il rischio di dover risarcire somme non più dovute.

- **Per i beneficiari**: diventa più importante presentare tempestivamente la domanda di pensione di reversibilità, poiché gli interessi decorrono dalla data di richiesta, e non dalla data di decesso o di altro evento.

- **Per i periodi prescritti**: eventuali richieste di pagamento di ratei ormai prescritti sono destinate a essere respinte, rafforzando la posizione dell’ente previdenziale.

4. **Considerazioni finali**

La sentenza chiarisce e delimita il campo di azione dell’INPS e dei beneficiari, e contribuisce a una maggiore definizione del diritto alla pensione di reversibilità. Tuttavia, questa novità può rendere più difficile ottenere il pagamento di somme non più dovute, e sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per rivendicare eventuali diritti.

**In conclusione**, questa decisione della Cassazione rappresenta un passo avanti verso una maggiore tutela dell’ente previdenziale, ma anche un monito per i pensionati e i superstiti affinché siano attenti alle scadenze e alle modalità di richiesta della pensione di reversibilità. È consigliabile, in presenza di dubbi o situazioni complesse, rivolgersi a un esperto di diritto previdenziale per una valutazione accurata.



 

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